lunedì 9 gennaio 2017

Otto domande a Marco, grillino moderato.


Caro Marco, a te che sei un grillino moderato - oltre che un amico d'infanzia nei giochi nel cortile - a cui credo di poter fare delle domande senza ricevere non-risposte tipo "si ma anche il PD", vorrei fare 5 domande.

5 domande per capire, te lo giuro.

Solo per capire.

1 - Avevate promesso che sareste stati quelli della democrazia diretta, ma con il nuovo codice degli eletti, appena approvato, Grillo si riserva di valutare “in totale autonomia” le notizie di un procedimento penale a carico di un cinquestelle. Uno vale ancora uno?

2 - Avevate spergiurato che un avviso di garanzia fosse condizione sufficiente per la sospensione dal M5S, ma adesso avete cambiato idea. Eppure poco tempo fa Di Maio diceva: “Di fronte a un avviso di garanzia bisogna dimettersi. Sono contrario alla presunzione d’innocenza per un politico“. Chi ha ragione? Intendo indipendentemente dai motivi di opportunità politica. Grillo o Di Maio?

3 - Volete il referendum per uscire dall'euro (e dall'Europa), ma in 24 ore passate dal massimo euroscetticismo dell'alleanza con Nigel Farage, leader dell'Ukip (motore principale della Brexit) all'abbraccio con il turboeuropeismo dell'Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa, presieduto Guy Verhofstadt. Mi spieghi qual è la vostra idea di Europa? Mi basterebbe anche solo capire se volete ancora abolire l'euro e tornare ai baiocchi. Alla lira, scusa.

4 - Volevate azzerare ogni tipologia di finanziamento pubblico dei partiti, ma in Europa non avete il coraggio di non iscrivervi ad alcun gruppo, perché perdereste complessivamente circa 700mila euro di finanziamento pubblico. Per caso avete capito che per fare attività sui territori servono i soldi?

5 - Affidate decisioni alla vostra base chiedendo un clic sul sito, ma poi su circa 9 milioni di elettori che vi ha dato fiducia nel 2013, sul blog - quando va bene - votano in 40mila. E' un numero che vi rassicura?

C'è una sesta domanda per te: non vi sentite come un osso spolpato? Non vi sentite traditi (settima domanda, è vero, scusa)? Perché un conto è migliorarsi per approssimazione, correggendo via via alcune rigidità. Un conto è azzerare i pilastri su cui siete nati, cancellare gli elementi identitari del Movimento.

Ultima domanda, l'ottava: mi spieghi cos'è oggi il Movimento 5 Stelle?


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