sabato 2 gennaio 2016

"E' nel caos che trovo l'ordine della mia mente"


Il mio amico malato di sclerosi multipla, mi scrive: "C’è una canzone dei King Crimson in cui mi sono ritrovato fin dal primo ascolto, quando avevo 16 anni. Epitaph. Le prime parole sembravano parlare di me:”Confusion will be my epitaph…". E' nella confusione che do il meglio di me".

Mi scrive così per parlare dei badanti, delle persone che si prendono cura di lui. 
Quando sei costretto su una sedia a rotelle, e non muovi nient'altro che la testa, tutto si concentra nei pensieri. 

La giornata è tutta incanalata nei pensieri, nei dialoghi, nelle parole. La vita è lì.
E la gente che ti accudisce 24 ore al giorno, non può essere solo qualcuno che si prende cura di te fisicamente. Deve saper trasmettere qualcosa. E deve saper assorbire. Uno scambio, insomma.
Nel libro che il mo amico sta scrivendo per raccontare la sua esperienza, descriverà bene la quotidianità in compagnia di queste persone, persone buone ma non sempre all'altezza del compito, a volte insensibili, o pigre, spesso distanti dall'idea di un coinvolgimento vero.

Ma se fosse un annuncio di lavoro, le sue parole nel messaggio di oggi renderebbero benissimo ciò che cerca:.

"Le persone che vivono con me devono essere stimolanti, devono farmi venire voglia di uscire. Io sono pigro, ho bisogno di persone che mi facciano uscire, devono farmi venire la voglia di muovermi, mi sono comprato anche una macchina per poterlo fare. 
La mia mente vive dei momenti di entropia dovuta alle 1000 esperienze, nozioni, idee, che mi frullano in testa, e trovo sempre il filo conduttore, mentre mi trovo molto male nelle menti vuote come quelle di alcuni badanti, dove il vuoto mi lascia sgomento e incapace di dire qualsiasi cosa. Il caos totale mi esalta, è all’interno di questo che creo e do ordine e assetto alla mia mente, da qui partorisco le mie idee, la mia voglia di misurarmi e interagire con il mondo. E’ nel caos che metto ordine e trovo la ragione e l’ordine della mia mente".

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