martedì 11 giugno 2013

Senza Grillo il MoVimento 5 Stelle potrebbe diventare adulto


Avete ascoltato i 24 secondi di video qui sopra? Qualche anno fa, quando a Cesena alla Woodstock 5 Stelle avevamo acceso le telecamere per capire quale fosse la natura del MoVimento, Giulia Bondi aveva fatto a Grillo quella che - con senno di poi  - si è rivelata essere la domanda delle domande: può esistere il MoVimento senza di te?
E lui aveva risposto:

"Esiste già. 
Sono tutti dei Grillo. 
Sono tutti leader di se stessi. 
Se tu realizzi un tuo sogno, lo rendi reale, 
sei già un leader di te stesso".

Una risposta da papà saggio, che guarda con orgoglio i figli mettere a frutto il suo insegnamento e li vede camminare verso il mondo.
Questa risposta, realistica all'epoca, si è poi rivelata irrealizzabile quando è arrivato il potere vero.
Lo si è visto una prima volta nel famoso tweet di pochi mesi fa, di fronte all'eventualità che il M5S potesse votare la fiducia a un eventuale governo Bersani. In quell'occasione Grillo, al posto di cogliere quello che sembrava il primo cenno di realismo istituzionale dei suoi, si era offeso, Invece di farsi da parte come riconoscimento dell'inizio di un percorso di maturità  dei suoi e lasciare campo libero, aveva minacciato di andarsene, di abbandonare la politica, facendo rientrare rapidamente i primi accenni di frattura nel MoVimento, annullandone evidentemente la prima spinta di maturazione, mettendosi quasi fisicamente di traverso. In altre parole, minacciando di immolarsi, bruciando nella pira funeraria l'essenza del MoVimento stesso.

Con il post "Il problema è Beppe Grillo", con cui il comico ribatte alle accuse della senatrice M5S Adele Gambaro, si rinnova e si potenzia il medesimo meccanismo: Me ne vado? Eh? Vado via? E, sottotraccia, la consapevolezza (la supponenza, in questo caso) che senza il suo leader, il MoVimento non può affatto esistere. La figura del fondatore che, come da tradizione, diventa zavorra.
Non è vero, quindi, che "tutti sono dei Grillo". Di Grillo ce n'è uno solo e, fino a quando ci sarà, la sensazione - ormai una certezza - è che il M5S rimarrà nel recinto della sperimentazione rancorosa della protesta politica.

Dal punto di vista strettamente analitico, questa è la rappresentazione plastica dell'ormai celeberrimo sperpero di milioni di voti dati al MoVimento.
Se però Grillo lasciasse adesso, con un'uscita di scena intesa come avallo e pieno riconoscimento della capacità del M5S di camminare da solo, il MoVimento potrebbe davvero provare a diventare quella forza in grado di dare gambe a quel programma sino ad ora rimasto pura lettera morta.
E, di fronte all'astensionismo catastrofico di quest'ultima tornata elettorale, il voto potrebbe riacquistare quel senso di delega che - mai come nel caso di Grillo - si è rivelato fuori bersaglio.

5 commenti:

  1. C'è chi è già uscito dal m5s, dopo aver atteso per anni questa evoluzione positiva e vedendo invece questa progressiva involuzione. Insieme ad altri abbiamo creato democraziainmovimento.it, anche perché non vedevamo altre evoluzioni positive neanche negli altri partiti, in particolare il PD.

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  2. A differenza di altri questo post ha il merito di essere chiaro e non ambiguo: il problema,anzi il peccato originale del MoVimento 5 Stelle è quello di non aver accettato la proposta fatta da Pierluigi Bersani e ribadita più recentemente da Marina Sereni di fronte ad un basito Bruno Vespa,che di bestialità nella sua onorata carriera ne ha sentite tante ma come questa mai nessuno ( https://www.youtube.com/watch?v=CElZOET0mNg ).

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    1. Il M5S si schifava di fare un governo col PD perché lo considera un inciucio o ti porto 2 tonn di dichiarazioni di Grillo?
      Bersa ha detto: facciamo partire una cosa con dei punti programmatici
      poi se non ti va bene la fiducia la togli..
      Ha parlato con la LOMBARDI CHE HA DETTO CHE IL POPOLO è LEI (come Mussolini, Stalin e a volte Berlusconi) ma forse si era fatta una canna prima e si capisce e non ne è venuto fuori niente.
      Anzi ne è venuto fuori BERLUSCONI che governa. Punto

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    2. Il problema di questa meravigliosa creatura politica che Grillo ha realizzato è il fatto che esiste. Per il sistema un movimento senza legami con lobby, cosche, multinazionali semplicemente non deve esistere. E smettiamola con la storia dell'offerta di Bersani. Non ha mai chiesto di fare un governo con i 5 Stelle, chiedeva l'appoggio per un governo di minoranza tutto PD. Fu Grillo a proporre un accordo vero con la candidatura di Rodotà, il PD non lo prese nemmeno in considerazione. Oggi il Movimento è nella sua fase più delicata. Soltanto fra qualche anno ci renderemo conto dell'occasione che stiamo perdendo...

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  3. Forza M5S.
    Il futuro deve essere quello dei movimenti, che decidono, staccati dagli interessi particolari.
    Per ora il movimento riesce solo nella maggioranz dei casi a portare a conoscenza dello squallore attuale.
    Il passo successivo e' governare e decidere del nostro futuro.
    Non sarà facile ma e nostro dovere provarci.

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