sabato 15 dicembre 2012

I grillini di Parma sono contrari a Grillo. Ma non lo possono dire.



Come al solito, per avere le notizie vere bisogna ricorrere alle fonti non ufficiali. Ed è un peccato, perché nel caso del MoVimento 5 Stelle questo meccanismo rende ancora più opaco un clima che negli ultimi mesi, tra espulsioni e dichiarazioni di guerra intestina, ha fatto del M5S uno dei bersagli del gossip più gettonati.
Se invece il MoVimento avesse davvero la forza della trasparenza, ne guadagneremmo tutti, a partire dalla politica.
Detto questo, ieri ho deciso di sentire la mia fonte parmigiana vicinissima al M5S (molto vicinissima, alla faccia della grammatica sull'uso delle iperboli), perché il comunicato del MoVimento 5 Stelle di Parma con cui si commentavano - con giorni di ritardo - le espulsioni di Favia e Salsi, si commenta da solo quanto a cerchiobottismo.
Tutti guardavano a Parma per capire se dall'area di influenza di Pizzarotti potesse arrivare una critica aperta a Grillo, ma così non è stato, e ci si è dovuti accontentare del vuoto pneumatico.
Naturalmente, le cose stanno diversamente: "Sai, è evidente che il MoVimento in Emilia-Romagna è schierato con Favia e Salsi - mi spiega la mia fonte - Bologna è certamente più aperta nella contestazione a Grillo. Parma, per tutta una serie di motivi, è invece più moderata.  Lo si è visto ancora una volta con la dichiarazione del M5S di ieri. Si è deciso di fare un comunicato democristiano, un equilibrismo per evitare problemi più grossi. Non si poteva fare diversamente. E' chiaro che il MoVimento predilige il confronto delle idee, piuttosto che decisioni prese senza confrontarsi tra tutti. Ma non si può contestare apertamente Grillo, altrimenti è un casino".

Nessun commento:

Posta un commento